Il primo intervento consiste nell’impermebilizzazione di un tratto di argine in terra, realizzato recentemente per riparare una rotta, lungo il quale vengono previsti anche dei lastrolari fugati al fine evitare instabilità ed erosioni del rilevato stesso. In altri tratti è invece prevista la sostituzione dei muri in pietrame ammalorati e di una serie muri in blocchi ciclopici che sono stati realizzati in somma urgenza in seguito a delle rotte che si sono verificate dopo le piene del torrente del novembre 2010. Le nuove opere di ritegno sono rappresentate da muri a mensola ancorati con chiodi passivi permanenti; la presenza della chiodatura garantisce nel contempo la messa in sicurezza dello scavo nella fase provvisoria di demolizione dei muri esistenti realizzata secondo schema a scacchiera e mediate ribassi successivi di altezza non superiore a 1,50 m. La finitura di tutti questi muri è rappresentata da un rivestimento in sasso fugato con pietrame prelevato in loco, in modo da ripristinarne l’aspetto estetico attuale.